FITOTERAPIA E PIANTE OFFICINALI
Le piante officinali sono sempre state utilizzate dall’uomo per la cura delle più svariate patologie. La pratica della Fitoterapia è antica quasi quanto l’uomo è, infatti, la più antica arte medicinale utilizzata e collaudata in tutto il mondo. Nel corso dei millenni, la Fitoterapia ha subito un’evoluzione costante passando da un uso prettamente istintivo, intuitivo e magico, ad un utilizzo basato sulla conoscenza chimico-fisica e quindi farmacologica dei principi attivi. Si usa, pertanto, una pianta, non perché la tradizione ce lo suggerisce, ma perché attenti studi scientifici ne dimostrano l’efficacia.
La Fitoterapia è una delle metodiche terapeutiche maggiormente utilizzate nella Naturopatia.
Cos’è la fitoterapia
La Fitoterapia, dal greco phytón (pianta) e therapéia (cura) è, quella pratica medica che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere psicofisico.
E’ una disciplina dalle origine antiche che, oggi, è oggetto di interesse da parte della comunità medica e scientifica rappresentando una delle pratiche più usate dal naturopata. La Fitoterapia si basa sulle evidenze scientifiche che dimostrano le proprietà benefiche delle piante officinali nel trattamento di diversi disturbi e malattie. La Fitoterapia è una pratica diffusa a livello internazionale, con molti stati dell’Unione Europea che addirittura la propongono come vera e propria disciplina universitaria parallela alla biomedicina. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, di recente, ha stimato che almeno l’80% della popolazione mondiale trova nelle piante la principale fonte terapeutica.
Punto di forza della Fitoterapia, non è il singolo principio attivo della pianta (utilizzato anche dalla maggior parte della medicina di sintesi), ma il suo fitocomplesso, cioè l’insieme di tutte le sostanze presenti nella parte di pianta utilizzata come medicamento, complessivamente responsabili dell’azione terapeutica. Nel fitocomplesso, oltre al principio attivo, sono presenti anche sostanze inerti e sostanze regolatrici dell’attività farmacologica. Esse hanno come vantaggio, la riduzione dei possibili effetti collaterali, la migliore efficacia dei principi attivi e la molteplicità di azione che permette di curare con un unico rimedio patologie diverse. Ad esempio si consideri l’aglio che, oltre a ridurre i livelli di colesterolo ed avere un’azione antiaggregante piastrinica, ha anche un’azione ipotensiva e antibatterica.
Le piante officinali o medicinali, oltre a svolgere un’efficace attività sintomatica, stimolano le capacità di reazione dell’organismo agendo su tutto il corpo e non sul singolo organo.
Una branca della Fitoterapia è la Gemmoterapia o Meristemoterapia, metodo terapeutico per la prevenzione e cura di malattie acute e croniche (umane e veterinarie), che utilizza esclusivamente le gemme e i tessuti vegetali freschi ancora in via di accrescimento, al fine di ottenere un beneficio medicamentoso o salutistico. La Fitoterapia, invece utilizza le parti adulte della pianta.
La Gemmoterapia è priva di effetti collaterali, permette quindi di curare non solo gli adulti ma anche i bambini.
Il suo utilizzo può essere esteso anche alle donne in gravidanza o che si trovino nella fase di allattamento.
Le parti delle piante utilizzate dalla Gemmoterapia sono: gemme, giovani getti, giovani radici, boccioli, amenti, linfa, scorze interne di giovani rami e radici, semi e qualsiasi altro tessuto embrionale. Questi tessuti utilizzati in Gemmoterapia, sono ricchi di sostanze come auxine, enzimi, citochine e gibberelline (ormoni e fattori di crescita tipici del regno vegetale) che non troviamo nelle piante adulte utilizzate in Fitoterapia. L’attività più nota e sfruttata dai gemmoderivati è quella drenante intesa come capacità di dirigere le tossine corporee, prodotte dalla malattia, dalla dieta, o dall’inquinamento verso gli organi deputati all’eliminazione di tali tossine come reni, fegato e cute.
Le terapie naturali, olistiche, sono terapie “individualizzate” in base alle specifiche sensibilità del soggetto e non solo del tipo di patologia. Esse andando ad agire sul terreno del malato (quel particolare e individuale modo reattivo psico-biologico che lo predispone ad ammalarsi), sono efficaci sia per la sintomatologia in fase acuta che cronica, senza andare a sopprimerne il sintomo. Il loro fine ultimo non è quello dell’immediata eliminazione del sintomo ma, quello di ripristinare gli equilibri omeostatici, inducendo una progressiva risposta riequilibrante, cui segue nel tempo la progressiva regressione del sintomo.
A chi è rivolta la Fitoterapia
Tutti possono beneficiare di questa metodica terapeutica! Molti disturbi possono essere trattati con la Fitoterapia e la Gemmoterapia. I più comuni sono: ansia, stress, diabete metabolico o di tipo 2, ipercolesterolemia, disturbi legati alla menopausa, cistite, allergie, insonnia, stitichezza, cefalee, gastrite, stanchezza cronica, sovrappeso, disturbi del ciclo mestruale, ritenzione idrica e altri disturbi.
Ma è bene ricordare che naturale non è sinonimo di innocuo, bensì lo diventa se usato correttamente! Pertanto, il corretto utilizzo dei fitoterapici, dev’essere sempre supportato dal consiglio di una persona esperta e competente perché anche le piante possono nascondere degli effetti secondari indesiderati. È per questo che bisogna rivolgersi sempre ad esperti nel settore, come la naturopata Fabiola Savone.