AURICOLOTERAPIA
Chi non ha mai sofferto di disturbi come ansia, insonnia, gastrite, reflusso gastro-esofageo, stipsi, dispepsia (cattiva digestione) disturbi legati allo stress? Disagi molto frequenti nella vita nella frenetica di ognuno di noi. E’, tuttavia possibile ristabilire l’equilibrio psico-fisico grazie ai rimedi naturali. La naturopata Fabiola Savone supporta la persona attraverso diverse tipologie di terapie naturali; una di queste è l’Auricoloterapia, disciplina olistica antichissima appartenente alla Medicina Tradizionale Cinese.
Che cos’è l’auricoloterapia
L’Auricoloterapia, è una disciplina olistica di medicina alternativa, basata sullo studio del padiglione auricolare e rappresenta sia un mezzo diagnostico che, al contempo, una pratica terapeutica per trattare diversi disturbi. È una tecnica riequilibrante che non toglie energia né da energia, ma va riequilibrare l’energia della persona che si sottopone al trattamento. Per questo spesso, si usa lo stesso punto per curare malattie opposte (per esempio si usa il punto Grosso Intestino per curare sia la stipsi che la diarrea).
Relativamente a questa disciplina vi sono due principali linee di pensiero:
La concezione riflessoterapica, di matrice essenzialmente occidentale con radici culturali aristoteliche, la quale ritiene che sia il sistema nervoso ad essere interessato nella Auricoloterapia con coinvolgimento anche, secondo alcuni, dei sistemi endocrini, immunologici ed elettromagnetici. (Auricolomedicina).
Mentre secondo la concezione energetica della Medicina Tradizionale Cinese invece, l’orecchio, rappresenta un microcosmo che riproduce su piccola scala tutte le funzioni dell’organismo. Quindi come l’uomo si può considerare microcosmo dell’universo così l’orecchio può ritenersi il microcosmo dell’organismo.
La cosa sicura, dimostrata dalla pratica clinica è che, l’Auricoloterapia funziona e si può usare nella diagnosi e nella cura di molte malattie e disturbi sia acuti che cronici, applicando il metodo riflessoterapico e/o quello energetico.
ll vero scopritore dell’Auricoterapia è stato, nel 1956, il francese Paul Nogier. Egli, prendendo spunto dalla pratica seguita da alcuni monaci che cauterizzavano un punto sull’orecchio per curare la sciatalgia, intuì che si poteva agire a distanza su di un organo, una struttura o una funzione, stimolando zone del corpo non in relazione topografica diretta e ottenere dei risultati terapeutici. Egli pensò che questi rapporti avevano come base fisiologica meccanismi neuro-riflessologici con modulazione a livello del sistema nervoso centrale e con la partecipazione del sistema endocrino ed immunitario.
Essendo l’orecchio un organo riccamente vascolarizzato ed innervato, esso rappresenta un microsistema su cui sono presenti dei punti, distribuiti secondo una certa logica e un determinato ordine, che rappresentano tutte le strutture e le funzioni del corpo. La prima cosa che notò Nogier, è la grande somiglianza della forma del padiglione auricolare con un feto al terzo mese di sviluppo intrauterino. Questa intuizione si dimostrò esatta come venne provato in seguito tramite la dimostrazione della Somatotopia e Viscerotopia.
Infatti, il potere terapeutico dell’Auricoloterapia si basa sull’idea che il padiglione auricolare dell’orecchio esterno sia un microsistema, che riflette l’intero corpo umano.
Come funziona l’auricoloterapia
L’Auricoloterapia come tecnica energetica e riflessoterapica, prevede la stimolazione della superficie esterna del padiglione auricolare, per mezzo di opportuni strumenti. Tali manovre vengono svolte con l’intento finale di apportare benefici ad altre parti del corpo, siano queste organi, strutture ossee, ghiandole ecc.
E’ stata dimostrata la comparsa sul padiglione auricolare di punti definiti “Reattivi” nel caso in cui si abbia una patologia o uno squilibrio energetico in una determinata parte del corpo.
Per fare una diagnosi di squilibrio energetico si parte da un colloquio con la persona che vuole sottoporsi a questa pratica, dopodiché si va ad osservare la superficie auricolare (di entrambe le orecchie) in un luogo ben illuminato da una luce naturale, senza toccarle.
Il passo successivo è localizzare i punti reattivi attraverso l’uso di particolari strumenti, chiamati detettori meccanici o Palpeur. La condizione necessaria affinché un punto auricolare venga definito “reattivo” è che sia dolente alla detezione meccanica. Un punto dell’orecchio è reattivo quando fa male.
Tra i punti auricolari reattivi, si scelgono quelli “attivi”, cioè quelli che se stimolati, determinano un abbassamento del dolore e si andranno a stimolare con varie metodiche, semi di vaccaria, sferette metalliche, massaggio, moxaterapia, cromoterapia.
Durante una seduta di Auricoloterapia, ci sono 2 punti in particolare, che si usano sempre, il punto Er Zhong (punto centrale dell’orecchio o punto del diaframma) e il punto Shen Men (porta dello spirito), in quanto la loro stimolazione permette di riequilibrare la persona dal punto di vista psicofisico.
In particolare, la stimolazione del punto Shen Men, il punto di riequilibrio psichico generale, ha funzione sedativa, antidolorifica e antinfiammatoria, utile per qualsiasi disturbo o patologia; inoltre può essere utilizzato per riequilibrare diversi disturbi come l’insonnia, vertigini, orticaria, eczema oltre ad essere utilizzato nelle intossicazioni da alcool, tabacco e farmaci.
Mentre Er Zhong è il primo punto che bisogna stimolare in Auricoloterapia, utile oltre che per un riequilibrio generale dal punto di vista strutturale, anche per disturbi quali edemi, difficoltà digestive, eccessivo dimagrimento o obesità, singhiozzo, tosse, deficit di assorbimento a livello intestinale di nutrienti (ferro, sali minerali, vitamine etc).
Benefici dell’Auricoloterapia
L’efficacia dell’Auricoloterapia arriva appena dopo poche sedute e può rivelarsi molto utile per svariati disturbi come ad esempio ansia, insonnia, dismenorrea, nausea, stipsi, diarrea, reflusso gastro esofageo, ipotensione, dermatiti, orticaria, oltre che disturbi legati al fumo, cibo e l’alcool.
Utile pertanto, anche in tutte quelle situazioni in cui c’è un rapporto disfunzionale con il cibo (sovrappeso, obesità o eccessivo dimagrimento) in quanto l’Auricoloterapia, ha un effetto riequilibrante e potenzia gli effetti delle altre tecniche terapeutiche. Ad esempio andando a stimolare il “punto fame” andiamo ad agire sui centri di regolazione della fame e della sazietà con un forte effetto ansiolitico, sedativo e di controllo sulla sindrome da astinenza da cibo.
L’Auricoloterapia si rivela anche una tecnica utile per potenziare il sistema immunitario e regolare il metabolismo.
Inoltre, andando a stimolare determinati punti possiamo ottenere un’azione antiallergica utile in caso di dermatiti con prurito, orticaria oltre che ottenere un effetto analgesico su qualsiasi tipo di dolore. Inoltre, ha effetti antiastenici e tonificanti e si usa pertanto negli stati debilitativi e di convalescenza.
L’Auricoloterapia, facilita l’eliminazione delle tossine contrastando anche la ritenzione idrica.
Come sempre è fondamentale affidarsi a persone esperte in questo tipo metodica terapeutica come ad esempio Fabiola Savone.